“Un eccesso di burocrazia, procedure complesse e costose, oltre a tempi troppo ristretti, stanno scoraggiando le imprese dal realizzare investimenti nell’ambito di Transizione 5.0”. Lo ha dichiarato il Presidente Nazionale di CNA, Dario Costantini, durante la presentazione del documento della Confederazione dedicato alla filiera automotive, evidenziando la necessità di semplificare le procedure.
“CNA si è impegnata fortemente per Transizione 5.0, anche alla luce delle risorse significative stanziate, pari a 6,3 miliardi di euro. Tuttavia, dal nostro monitoraggio emergono segnali preoccupanti. Nonostante un alto interesse potenziale e l’avvio di numerose analisi di pre-fattibilità, poche aziende decidono effettivamente di procedere con l’investimento.”
La criticità principale risiede nella complessità e nei costi della procedura, che prevede ben 18 passaggi suddivisi in tre fasi principali – prenotazione, avanzamento e comunicazione finale – ognuna accompagnata da un numero considerevole di documenti e certificazioni richieste.
A ciò si aggiungono le stringenti tempistiche del PNRR, che impongono il completamento dei progetti entro il 31 dicembre 2025. Secondo Costantini, una misura strategica come Transizione 5.0 richiederebbe una vigenza di almeno tre anni per garantire alle imprese il tempo necessario per pianificare e realizzare investimenti efficaci.